Nakba: 15 maggio 1948 – 15 maggio 2016
La necessità di un nuovo lessico per la questione palestinese: pulizia etnica, genocidio, colonialismo di insediamento (settler-colonialism), decolonizzazione, boicottaggio, apartheid, geopolitica riflessiva. La necessità di cambiare lo sguardo e di respingere “l’egemonia retorica ancora vigente dell’ortodossia pacifista a partire dalla fiducia quasi religiosa nella soluzione a due stati”. (Ilan Pappe)
In occasione del 68° anniversario della Naqba palestinese, Angelo D’Orsi e Anna Delfina Arcostanzo dialogano con gli autori del volume Gaza e l’industria israeliana della violenza (Derive Approdi, 2015) Alfredo Tradardi, Diana Carminati e Enrico Bartolomei
La Striscia di Gaza, da quasi un secolo, è un luogo di sofferenza e di resistenza. Non è l’unico in questo mondo sconvolto da conflitti, ma costituisce il paradigma di riferimento dell’industria della violenza contemporanea.
La violenza contro i palestinesi è un continuum che oscilla tra un minimo quotidiano, a bassa intensità, con i suoi morti, i suoi feriti e le sue distruzioni, completamente trascurata dai media, alle punte delle operazioni militari con il loro risvolto voyeuristico di fronte allo spettacolo del dolore. Né va dimenticata la violenza che si esercita contro i palestinesi cittadini di Israele e quella contro i profughi che vivono nei campi allestiti a partire dal 1947-1948 nei paesi arabi del Medio Oriente. Per questo possiamo parlare di un vero e proprio paradigma dell’industria della violenza. Un paradigma certo intrecciato a un colonialismo di insediamento sul quale si basa il sionismo come identità dello Stato israeliano, ma che si sta rivelando un modello concentrazionario specifico, nel quale ha un ruolo sempre più determinante l’industria militare.
Gaza diventa allora una campo di concentramento a cielo aperto, utile come laboratorio di sperimentazione delle nuove armi, testate in corpore vili, e un esempio concentrazionario per la repressione dei mondi offesi.
Per ulteriori informazioni:
La recensione di Nanni Salio per il Centro Studi Sereno Regis
La scheda del libro sul sito dell’editore
La documentazione relativa al libro sul sito di ISM-Italia
Evento oragnizzato da ISM Italia
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