Seconda conferenza del ciclo Scienza Tecnologia Ambiente e Guerra
Dopo la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica, si è aperto uno scenario di guerra infinita, Dalla prima guerra del Golfo all’aggressione alla Yugoslavia, dalla ventennale occupazione dell’Afghanistan alla guerra in Yemen, dalla Siria fino alla recente guerra in Ucraina.
Le spese militari si sono gonfiate nei bilanci degli Stati a scapito di investimenti per sanità, ricerca e istruzione, ma un’ulteriore conseguenza è l’abitudine dell’opinione pubblica alla cultura della guerra.
L’Italia è stata complice di quasi tutte le guerre, sia partecipando, sia mettendo a disposizione basi militari, sia fornedo armi. L’Italia primeggia per produzione e commercio di componenti e mezzi aerei, navali e aerospaziali (Leonardo, Alenia)
Che fare? Agire sul piano culturale, della conoscenza, dell’informazione, della solidarietà, creando reti globali, come globale è il sistema produttivo del complesso militare-industriale
Relatori:
- Carlo Tombola – Weapon Watch e Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere (OPAL)
- Maria Matteo – Coordinamento contro la guerra e chi la arma
- Lorenzo Pedrazzi – ALTERPOLIS, associazione studentesca Politecnico di Torino
Moderatore:
Enzo Ferrara – Centro Studi Sereno Regis
Mentre si moltiplicano le aree e gli argomenti strategici e di interesse nazionale che correlano il mondo della scienza e della tecnologia a quello dell’industria e della produzione militare (si veda p.es. l’Art, 32 del Decreto Legge N. 115/2022 dello scorso settembre), insieme ad AICVAS (Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti Di Spagna), ANNPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti), Associazione Piemonte-Grecia e Alterpolis del Politecnico di Torino, abbiamo invitato Maria Matteo, Lorenzo Pedrazzi e Carlo Tombola a discutere sui seguenti argomenti che correlano Guerra, Ambiente, Scienza e Tecnologia, Armamenti:
- Il contributo di controinformazione della rete Weapon Watch sulla posizione internazionale dell’Italia e la partecipazione alle guerre in corso;
- La necessità di una rete europea e indipendente per il warning sui trasferimenti di armi e Manuale per il weapon watcher;
- Presentazione dell’Atlante dell’industria italiana della difesa;
- Analisi della retorica nazionalista e militarista nei luoghi della formazione, dalla scuola per l’infanzia, alle superiori all’Università.