Come l’industria delle armi sta portando l’umanità all’autodistruzione, Edizioni Artestampa, Modena 2022
Con l’autore Massimo Rubboli saranno presenti Giorgio Grimaldi ed Elena Camino. Coordina Angela Dogliotti, vicepresidente del Centro Studi Sereno Regis
L’aggressione russa all’Ucraina ha riproposto drammaticamente il problema della guerra e destabilizzato l’ordine geopolitico mondiale, mettendo anche in evidenza il ruolo dell’industria bellica, come fornitrice di armi e fomentatrice di conflitti armati, spesso nascosto dietro gli orrori della guerra e della retorica bellicista.
L’uso di armi sempre più devastanti sta portando a una escalation che rischia di fare esplodere un conflitto nucleare, con conseguenze catastrofiche per la razza umana e l’ecosistema globale.
“Il tempo è forse (quasi) scaduto. Il tempo di leggere questo libro aiuta a diventare più consapevoli della possibilità di essere artigiani di pace con le proprie scelte”.
Giorgio Grimaldi, Prefazione
Per impedire la “reciproca distruzione assicurata”, è necessario superare il pregiudizio che attribuisce alla nonviolenza una scarsa capacità di incidere sulle logiche del realismo politico e attivare forme di resistenza nonviolenta; contemporaneamente, bisogna trasformare l’Unione europea da comunità di stati a una vera e propria federazione al di sopra di nazionalismi etnici e sovranismi, capace di controllare la produzione e il commercio delle armi.