Montagna sacra

La montagna sacra

Cinzia Picchioni

Ai cinefili è forse venuta in mente l’imperdibile pellicola, immortale anche se è del 1973, La montagna sacra del regista Alejandro Jodorowskj? Bene, perché proprio da lì intendo cominciare, con una citazione cinematografica e una dedica.

È al figlio di Jodorowskj, Cristobal, che dedico tutte le prossime parole, per via di uno strano «caso del destino». Cristobal Jodorowskj avrebbe dovuto partecipare, circa 2 mesi fa, a una serata presso la Libreria Arethusa di Torino. Ma è morto pochi giorni prima. Così oggi mi è sembrato doveroso dedicare a lui la giornata che presenterà il Progetto Una Montagna Sacra per il Gran Paradiso, omaggiando contemporaneamente Jodorowskj padre per la sua grande, lungimirante visione della necessità di montagne sacre in ogni zona del pianeta.

Ognuno può avere la sua

Non solo popoli nativi lontani mille miglia, ma anche le genti di questa parte di mondo – e del Piemonte (che porta nel nome la sua natura: Ai piedi del monte) – dovrebbero avere, preservare, onorare una «montagna sacra».

Se la pensiamo così possiamo guardare il film di cui all’inizio e partecipare al progetto Una montagna Sacra per il Gran Paradiso, che sarà presentato sabato 26 novembre 2022, dalle 10 alle 13, al  Museo nazionale della Montagna di Torino (piazzale Monte dei Cappuccini 7).

Tra gli interventi in presenza segnalo La libertà del limite (Alessandro Gogna); La Montagna Sacra e l’ecologia profonda (Guido Dalla Casa); e – in collegamento – Nello spirito della Laudato Si’ (Daniela Padoan); La bellezza, l’invisibile e il Pellegrino (Giuseppe Cederna).

Coordinerà Rosalba Nàttero e concluderà Enrico Camanni.

Ci sarà, infine, un momento cinematografico, con l’anteprima del documentario Montagna Sacra (di Alessandro Gogna e Achille Mauri) Così siamo tornati all’inizio di tutto.

1000 e più 1000!

Chiunque può aderire al Progetto (www.sherpa-gate.com) aumentando il numero di chi ritiene che si debba dichiarare «sacra» una montagna (o tutte le montagne, dico io). Finora sono state superate le 1000 adesioni e – come suggeriscono i promotori – «questo ci conferma che non si tratta di un progetto velleitario, ma basato su ragioni profonde. […] gli eloquenti messaggi che ci giungono dal Pianeta Terra ci dicono che solo un ribaltamento di valori può farci sperare in un futuro possibile. La sostenibilità è realistica solo ponendo un LIMITE allo sfruttamento delle risorse, e sensibilizzare sulla necessità del limite è appunto lo scopo del progetto Montagna Sacra».


 

2 commenti
  1. giorgio
    giorgio dice:

    Grazie Cinzia per la tua segnalazione. Come dici, per chi le ama tutte le montagne in realtà sono sacre ma prendiamone pure una che valga per tutte. E poi il Gran Paradiso, persino il nome. Mi ci sono arrampicato molti anni fa ma temo che adesso troverei ben diverso quel bellissimo ghiacciaio, il primo della mia vita. Seguirò con molto interesse lo sviluppo del Programma, vedo che se ne stanno occupando personaggi di grande rilievo. Saranno pubblicati gli Atti? Grazie ancora e ciao – Giorgio

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    • Cinzia Picchioni
      Cinzia Picchioni dice:

      grazie caro Giorgio (anche per le molte camminate, mio padre, io piccola, le tue figlie, tu… ricordi indimenticabili).
      Mi informerò per gli Atti, nel frattempo tu, come tutti, puoi firmare, se vuoi.

      Rispondi

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