L’obbedienza è ancora una virtù? A 50 anni dalla lettera ai cappellani di don Lorenzo Milani
giovedì 16 aprile 2015
ore 17.30, Sala Gandhi – Centro Studi Sereno Regis – via Garibaldi, 13 – Torino
Relatore: Luigi Bonanate
Nel 1965 don Lorenzo Milani, priore di Barbiana, villaggio del Mugello, scrive una lettera ai cappellani militari della toscana, che in un comunicato avevano definito vili gli obiettori di coscienza (allora finivano in carcere come renitenti alla leva). La sua lettera fece scalpore, venne pubblicata su alcuni giornali e lui venne processato per apologia di reato e vilipendio delle Forze armate. Ma quella lettera e la successiva auto-difesa, inviata al Tribunale quando era ormai malato, rappresentano oltre che un “manifesto” degli obiettori di coscienza anche la più chiara e limpida giustificazione dei principi della nonviolenza.
A 50 anni di distanza vogliamo ripercorrere quell’intervento, le reazioni suscitate, le sue ragioni e l’influenza che ebbero nella formazione della coscienza nonviolenta nella società italiana.
Luigi Bonanate è professore emerito di relazioni internazionali, e Socio dell’Accademia delle scienze.
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